sabato 20 settembre 2014

Smashed di James Ponsoldt

Ammetto di aver trovato il film  nell'insensata ricerca di un intrattenimento che mi distraesse almeno un po' da quella cosa indescrivibile che è Breaking Bad (ho visto l'ultimo episodio da poco non mi sento ancora in grado di parlarne). Ho trovato per caso questo filmetto indipendente e ho scoperto che nel cast c'è Aaron Paul che recita la parte di un Jesse Pinkman alcolista (di nome Charlie); non ho saputo resistere.
La storia è molto semplice: Kate a Charlie sono due giovani coniugi alcolisti. Vivono un una realtà dove Kate affianca al lavoro di maestra elementare delle ubriacature serali a cadenza quotidiana e un continuo stato post-sbornia diurno. E' il loro modo di vivere, di divertirsi, di trovare una connessione tra di loro. Un giorno però Kate si accorge che questo stile di vita la sta portando verso un limite che non si sente di voler oltrepassare. Decide quindi di affidarsi a un gruppo Alcolisti Anonimi e questo comporta una crisi nelle dinamica del rapporto con il marito. Kate non solo è vittima di una dipendenza, ma anche di un ambiente familiare in cui la scelta ritenuta dallo spettatore come giusta, tornare sobria, viene vissuta come una forma di snobismo; smettere di bere diventa il voler essere diversi dalle persone con cui condividi l'esistenza, volersi elevare al di sopra di loro, giudicandone il comportamento. Per questo la protagonista deve affrontare una battaglia su due fronti, soffrendo in solitudine le proprie scelte e decidendo di perseguire quest via anche a costo di subirne tutte le conseguenze. Questa riflessione rende il film più profondo di altri sullo stesso genere, e trasforma un piccolo lavoro indipendente in un prodotto originale. La scrittura è essenziale, leggera e fa da contraltare ad una tematica molto impegnativa, producendo un lavoro condotto in modo intelligente. Spicca l'interpretazione di Mary Elisabeth Winstead, attrice che devo ammettere di aver ignorato fino ad ora. Consiglio di dare una chance a questa breve pellicola, ben scritta e altrettanto ben diretta, con un finale commovente e realistico, cosa piuttosto rara, tra l'altro.

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